Il Tetto

Progetti e attività

La storia di Sabina (sve – Slovenia)

“Sono Sabina e vengo della Slovenia. Conosco alcune persone che hanno vissuto molto tempo all’estero, e ogni storia che sentivo di loro, dicevo: “Questo lo vorrei anch’io!” Non sono il tipo di persona che decide impulsivamente, quindi questa idea è maturata in me in un periodo piuttosto lungo – probabilmente anche prima che cominciassi a pensare intensamente a questo proposito. È vero che quando veramente voglio qualcosa, ci penso sempre. Questo è stato così peri l progetto SVE. Quando ho saputo che ero nella rosa dei candidati, ho fatto salti di gioia – quando la notizia è stata definitiva, mi è venuto il dubbio: come mi troverò in una terra straniera, con gente sconosciuta e lacune nella conoscenza della lingua.

Perché ho deciso per “Il Tetto”? Il primo criterio è stato il desiderio di lavorare con i bambini, ma ci sono tante organizzazioni di questo tipo. A differenza sta soprattutto nel tipo di lavoro che mi è professionalmente vicino.

Italia e Slovenia (per fortuna) non sono così diverse, tuttavia è possibile trovare piccole differenze, soprattutto nel cibo: in Italia si mangia molto la pasta, da noi molto le patate.

Le persone qui sono molto amichevoli, e così mi sento davvero gradita. Molta gente (qui in Italia) mi ha detto che gli italiani sono intolleranti verso gli estranei, ma ion on ho nemmeno una sola esperienza negativa.

Non conoscere bene l’italiano a volte fa a ridere qualcuno, a volte mi complico e a volte mi ottengo in una posizione scomoda, per esempio: Il primo giorno quando sono arrivata non ho saputo chi è Fabrizio e ho detto “scusi” (come per “te”, non “Lei”) e lui mi è corretto di dirgli “scusa“. Non sapevo che il suffisso imperativo è esattamente il contrario; pensavo che ho usato “tu” e lui mi ha detto che devo usare “Lei”, quindi ero molto imbarazzata. Adesso so almeno le basi di verbi e il mio obiettivo del linguaggio è di imparare l’italiano in modo che avrei potuto scherzare e parlare di come provo una cosa. Questo mi manca di più.”

Sabina, Slovenia