Il Tetto

Progetti e attività

Di maratone e centurioni.

Levataccia di domenica mattina, ‘fresco autunnale’,  prima tappa: ‘Il Tetto’.

In casafamiglia tutti dormono ancora, ad aspettarmi solo Faysal con Andrea e Claudia. Un caffè (per noi grandi) e poi via. Io e Faysal.

Un po’ di strada in macchina e, approfittando dei chilometri, Faysal  mi racconta del suo impegno con il gruppo sportivo dell’esercito e dei suoi allenamenti. Oggi si gareggia!

La manifestazione è ‘corri per il verde 2015’, alla sua 44° edizione.

I ragazzi, tutti riuniti per club, si preparano, si scaldano… chi fa stretching, chi sta sdraiato sui gomiti a sciogliere la muscolatura delle gambe… chi mangia…

L’aria è di festa, è quella dei momenti importanti… anche se gli attentati del 13 novembre a Parigi riecheggiano forti nell’aria; in uno stand ci dipingono la bandiera francese sulle guance… portiamo tutti i colori dei cugini d’oltralpe. Faysal studia tutto con attenzione… sembra un po’ indolente… forse il freddo, forse la tensione della gara… forse la voglia di non prendersi troppo sul serio…

Allo sparo sui blocchi di partenza si crea la ressa da ‘voglio arrivare prima io’ con il risultato che qualcuno cade. Faysal controlla, tiene un ritmo sostenuto e compie i suoi 1600 metri con una dignitosa posizione: undicesimo su una quarantina di concorrenti.

All’arrivo stramazza a terra… forse sono anche un po’ preoccupato. Gli faccio qualche massaggio, reminiscenza dei miei vecchi allenamenti… si riprende. Parla poco… ‘ci diamo il cinque’ e ci avviamo verso casa… Mi palesa la sua scontentezza… lo incoraggio: ‘hai fatto del tuo meglio? Ti sei divertito?’

Mi dice di si … ma non è troppo contento…

Passano un paio di settimane… mi scrive Faysal: vuole che lo riaccompagni per la terza gara della stessa manifestazione.

Con grande piacere mi prendo questo impegno, solita prima tappa al Tetto… aria frizzante, sia per il meteo che in casa! Faysal è molto carico e mi dice che il giorno prima ha vinto una coppa…

In men che non si dica, ma non prima di aver sbagliato un paio di volte la strada per arrivare al luogo della gara (posto fantastico che vi consiglio di visitare quanto prima!), ci troviamo catapultati tra colori, ragazzi e ragazze di tutte le età, in tute super-tecniche che scaldano ‘i motori’… perfino Legionari romani e matrone per coreografia… aria dei grandi eventi … musica, autorità locali.

Faysal è più sereno, forse anche alla luce dei risultati precedenti e degli allenamenti, a suo dire, entusiasmanti; anche la sua allenatrice è entusiasta dei suoi risultati.

Ai blocchi di partenza! Pronti? Via!!!

La batteria di Faysal parte a razzo e mi domando se ce la faranno a tenere quel  ritmo… spariscono dietro la prima curva… il percorso lo avevamo esplorato nella mattinata: terreno morbido, comunque impegnativo.

Faccio in tempo a posizionarmi in prossimità dell’arrivo… non è lunga l’attesa quando, da dietro la radura, si materializza Faysal, avanti a tutti, praticamente solo…

Realizzo la cosa: mano al cellulare, cerco la fotocamera… tempo di inquadrarlo… era già di là del traguardo, braccia al cielo!

Un fulmine.

Dopo le congratulazioni di rito, ho assistito al giusto ‘giro di campo’… il ragazzo ha incassato i complimenti di tutti! Non voleva più andare via e tutti gli battevano sulla spalla… chi si complimentava, chi gli stringeva la mano, ha avuto anche la foto con tanto di ‘gladio da centurione’ puntata in alto in segno di vittoria!

Sicuramente molto orgoglioso… mi ha guardato e mi ha detto ‘adesso ce la facciamo ad andare alla caccia del branco che mi aspettano?’…e cinque secondi dopo era in perfetta uniforme da lupetto, pronto per la sua nuova avventura.

Vola Faysal!

Dennis